Nel suo viaggio intorno al mondo,
Giovane Fotografia Italiana approda a Malta
Eyes on Tomorrow. Giovane Fotografia Italiana nel Mondo è un progetto originale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Comune di Reggio Emilia. Questa grande mostra diffusa, a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, è dedicata alla scoperta e alla valorizzazione di giovani talenti tra i più promettenti della fotografia italiana.
Le prime tappe sono state inaugurate in occasione della Giornata del Contemporaneo 2021, la manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e in totale il progetto coinvolge gli Istituti di 11 città del mondo: Addis Abeba, Algeri, Barcellona, Città del Messico, Dublino, La Valletta, Melbourne, Monaco di Baviera, Montevideo, Mosca e Nuova Delhi.
Attraverso un innovativo display espositivo, basato sull’impiego di strutture modulari in legno che ogni artista ha potuto personalizzare, Giovane Fotografia Italiana propone un format per una serie di installazioni fotografiche in vari paesi e ciascuna delle quali ruota attorno a un tema (Eredità, Identità, Potere, Radici, Storie, Nomadismo, Segreti, Giovinezza, Sogni, Illuminazioni, Orizzonti, Quotidianità, Corrispondenze, Prospettive) e raggruppa i lavori di tre artisti per ogni sede espositiva.
L’ESPOSIZIONE
dal 29 marzo al 30 aprile 2022
presso il Salone dell’Istituto
Orizzonti è il tema presentato a La Valletta:
Gettare lo sguardo lontano, ai confini del visibile, è un atto istintivo, eppure spesso non si è in grado di abbandonare la propria comfort zone per decifrare la realtà che si ha vicino. Reinterpretare paesaggi urbani, naturali e umani attraverso alterazioni stranianti, contrasti onirici e accostamenti poetici sono i modi attraverso cui Giulia Agostini, Lorenza Demata e Francesca Pili ci invitano a scoprire nuovi orizzonti nel quotidiano.
Ma scopriamo le artiste coinvolte:
– Giulia Agostini (Padova, 1983) con Untitled
Espone per la prima volta nel 2011 a New York (The Young and Recluse e Underline Gallery). La sua ricerca è focalizzata sul corpo della donna e sulla sua libertà di espressione, veicolandone una rappresentazione che si contrappone ai condizionamenti sociali. I suoi lavori sono costituiti da un flusso di immagini che raccontano luoghi e spazi dove la presenza umana si inserisce, spontanea e romantica, come un collante tra due mondi, quello quotidiano e quello dell’immaginario.
“Con la sua creatività senza inibizioni, Giulia Agostini produce affascinanti scene di straordinaria semplicità. Il suo mondo è carico di suggestive scene intime di amici e di composizioni che raccontano il soprannaturale. Lo stile di Agostini è trasversale: da sguardi sognanti con effetto soft focus a scatti di paesaggi e architettura geometrici, dalla miniatura al monumentale, dal posato all’autenticità della fotografia di strada, fino ad arrivare ad un sublime riflesso dei costrutti sociali nell’ambito delle relazioni. Ti lascia con il desiderio di scoprire di più” (Bruce Checefsky).
– Lorenza Demata (Napoli, 1988) con How did we end up here?
Fotografa e artista visiva, il suo lavoro è costituito da fotografia documentaria, scenica e concettuale. Formatasi tra Firenze e Londra, i suoi progetti analizzano argomenti sociali spesso legati all’identità, come transnazionalismo, globalizzazione, decolonizzazione e memoria collettiva. Uno dei principali temi che affronta è l’influenza reciproca tra relazioni sociali e immagini fotografiche e non-fotografiche.
L’obiettivo di questa serie fotografica è analizzare l’immaginazione come processo che inizia dalla contemplazione di elementi naturali e conduce alla creazione di paesaggi onirici. Le immagini invitano lo spettatore a riflettere sull’importanza dei processi immaginifici che permettono di creare spazi mentali meditativi. Nel nostro navigare attraverso pensieri e luoghi immaginari, potremmo ritrovarci in posti surreali e inaspettati.
– Francesca Pili (Benevento, 1986) con #Abruxaus
Dopo la triennale in Pittura a Bologna, consegue la specialistica in foto-giornalismo presso l’Accademia di Napoli. Il suo lavoro artistico ha come interesse tematiche socio-ambientali e ha partecipato a diverse mostre collettive. Nel 2019 #Abruxaus è stato pubblicato dal quotidiano francese Libération.
#Abruxaus è nato su Instagram come ironica denuncia degli incendi estivi in Sardegna. Il titolo in sardo significa: ‘Che possiate bruciare vivi’, riferito ai piromani. Il progetto vuole rilevare i reali effetti della politica sull’ambiente in un periodo storico in cui tutti paghiamo le conseguenze dei cambiamenti climatici. Concentrare unicamente le risorse di un luogo sul turismo è un irresponsabile escamotage non solo per nasconderne i disagi, ma anche per non svilupparne le reali potenzialità socioeconomiche.
Orari di apertura:
Lunedì, martedì e mercoledì: 10:30-13:00 / 15:00-16:30
Giovedì: 10:30-13:00 / 15:30-18:30
Venerdì: 10:30-13:30
L’INAUGURAZIONE
(evento in inglese)
28 marzo 2022 alle 17:30
presso la Friggieri Hall del Valletta Design Cluster
L’inaugurazione si terrà presso il Valletta Design Cluster in collaborazione con la Malta Photographic Society. Vi aspettiamo per un momento speciale di approfondimento e scambio culturale sui temi della fotografia e dell’arte!
I posti disponibili sono limitati: è necessaria la prenotazione QUI.
All’incontro parteciperanno:
- Serena Alessi, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura La Valletta
- Daniele De Luigi, curatore di Giovane Fotografia Italiana – Premio Luigi Ghirri
- Lorenza Demata, fotografa
- Joseph P. Smith, fotografo e artista
L’evento, che si svolgerà interamente in inglese, proseguirà poi con una visita dell’esposizione direttamente in Istituto (distante cinque minuti a piedi).
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Solo per i soci dell’Istituto, la mostra sarà visitabile in anteprima già il 24 e 25 marzo. Per informazioni e appuntamenti, inviare una ✉️ email a segreteria.iiclavalletta@esteri.it.