Arte e tecnologia nell’attività dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro”
Obiettivo della mostra è divulgare l’attività di conservazione dei beni culturali che viene svolta in Italia ponendo in risalto il ruolo svolto dall’Istituto Centrale del Restauro (ICR), oggi Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR), fin dalla sua fondazione nel 1939, la metodologia che al suo interno si è sviluppata sotto l’impulso del primo direttore Cesare Brandi e l’attualità dell’approccio al restauro che anche a distanza di anni rende valido ed esportabile all’estero questo patrimonio di esperienze. In più di 70 anni di attività didattica e di ricerca l’Istituto ha preparato tecnici di altissimo livello, in grado di affrontare i più complessi problemi di restauro e conservazione delle opere d’arte in tutto il mondo, dalle aree archeologiche ai siti e ai monumenti architettonici, dai complessi decorati alle opere mobili. Proprio l’aspetto della formazione costituisce un filo che lega e connota le attività svolte all’estero dall’ISCR in contesti tanto diversi dalla Cina all’Argentina, dall’Egitto all’Iraq, dal Portogallo alla Germania, dall’India all’Afghanistan, da Malta al Kosovo.