Ciclo di conferenze sull’arte italiana a cura di Padre Marius Zerafa
“Frate Giovanni Angelico da Fiesole, il quale fu al secolo chiamato Guido, essendo non meno stato eccellente pittore e miniatore che ottimo religioso, merita per l’una e per l’altra cagione che di lui sia fatta onoratissima memoria.” Con queste parole Giorgio Vasari nelle “Vite” tramanda ai posteri la figura del Beato Angelico tanto che molti secoli dopo, nel febbraio del 1984, Papa Giovanni Paolo II lo proclama “Patrono universale degli artisti” ricordando come la sua vita fu uno straordinario “canto a Dio”, un canto davanti agli angeli visto che teneva come un tesoro profondo del suo cuore la gloria di Dio e la esprimeva nelle opere d’arte.
In questa conferenza, Padre Zerafa illustra come il Beato Angelico esercitò nell’Italia rinascimentale del Quattrocento l’arte predicatoria con il pennello, dipingendo moltissimi capolavori, tra i quali la celeberrima Annunciazione nel clima di alta perfezione spirituale e intellettuale trovato a Firenze, in tutta la Toscana, a San Pietro e nei palazzi vaticani.