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Storia

 

Storia

Le relazioni bilaterali tra l'Italia e Malta sono state sancite a seguito dell'indipendenza di quest’ultima dal Regno Unito, ottenuta il 21 settembre 1964. Il Governo italiano, infatti, seguiva già con grande interesse il percorso di Malta verso l’indipendenza (di cui Aldo Moro è stato uno dei maggiori fautori e sostenitori) e ne ha riconosciuto il valore storico, politico e sociale sin da subito. L'Italia, del resto, fu il primo paese a stabilire relazioni diplomatiche e a nominare un ambasciatore a Malta.

 

Negli anni immediatamente successivi, Il primo ministro maltese Giorgio Borg Olivier e l'omologo italiano Aldo Moro intavolarono poi un dialogo volto alla firma di accordi di cooperazione e alla discussione di questioni bilaterali di carattere scientifico, economico e commerciale. Il tutto si concluse quando il ministro degli esteri Amintore Fanfani si recò a Malta per firmare i quattro accordi italo-maltesi del 28 luglio 1967. Quello culturale, in particolare, promuoveva una più ampia collaborazione tra i due paesi attraverso la creazione di istituti di cultura, l’istituzione di corsi e cattedre per promuovere lo studio della lingua e della cultura, la collaborazione tra le università e gli istituti di istruzione e l'offerta di borse di studio per maltesi per corsi di laurea e studi specialistici in Italia.

 

Nel tempo, Aldo Moro tornò più volte a Malta. In particolare, nelle vesti di Ministro degli Esteri si impegnò a trovare una soluzione alla crisi causata dalla chiusura delle basi NATO a Malta, decisa dal Primo Ministro socialista Dom Mintoff. Fu anche grazie all’interessamento del Governo italiano e alle iniziative poste in essere insieme agli altri Paesi interessati che fu possibile raggiungere un accordo nel marzo 1972.

 

Pochi mesi dopo, furono siglati ulteriori accordi bilaterali italo-maltesi, volti ad intensificare ulteriormente la cooperazione scientifica e tecnica tra i due Paesi, ponendo le basi per l’invio di una missione di assistenza nel campo militare. Con un ulteriore accordo finanziario e di cooperazione economica, il Governo italiano mise a disposizione delle autorità maltesi un credito finanziario di 1,5 miliardi di lire italiane e, nell’estate del 1973, iniziò ad operare sull’isola una missione militare che, pur con successive trasformazioni e adattamenti, è tutt’ora presente e attiva. Nel corso degli anni, infatti, oltre a svolgere attività addestrative, la missione militare si è impegnata in compiti di assistenza alle autorità maltesi e in attività di pubblica utilità come la costruzione di strade e infrastrutture, e nella realizzazione di un collegamento telefonico tra Malta e la rete europea attraverso l’Italia.

 

In segno di riconoscenza per il prezioso contributo dell’Italia durante le trattative del 1971/72, il governo maltese dedicò ad Aldo Moro un'importante arteria stradale a Marsa e affidò all'Istituto Italiano di Cultura della Valletta il prestigioso Palazzo della Vecchia Cancelleria dell’Ordine di Malta, proprio di fronte al Palazzo Presidenziale. Sede che proprio Aldo Moro inaugurò nel 1974, pronunciando un apprezzato intervento augurale.

 

Un anno dopo la proclamazione della Repubblica nel 1974, Malta ospitò il capo di stato italiano Giovanni Leone il 5 dicembre 1975 come prima visita di Stato a Malta. Faranno seguito le visite di Francesco Cossiga (settembre 1991), Oscar Luigi Scalfaro (novembre 1995), Carlo Azeglio Ciampi (maggio 2005), Giorgio Napolitano (luglio 2010) e Sergio Mattarella (settembre 2017).


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