Il racconto della Missione e le attività più recenti
Prof. Alberto Cazzella (Università Sapienza di Roma)
Dott.ssa. Giulia Recchia (Università di Foggia)
“Il complesso megalitico tardo-neolitico di Tas-Silġ e la sua frequentazione durante l’età del Bronzo”
Prof. Grazia Semeraro (Università del Salento)
Dott.ssa Francesca Bonzano (Università Cattolica del Sacro Cuore)
"Il santuario in età punico-ellenistica e romana: acquisizioni recenti"
Prof. Maria Giulia Amadasi (già Università Sapienza di Roma)
“Dèi fenici a Tas-Silġ in base alle iscrizioni”
La Missione Archeologica Italiana a Malta è oggi costituita dalle Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Sapienza di Roma, di Foggia e del Salento. Le prime indagini, fra il 1963 e il 1970, riguardarono i siti di Tas-Silġ e di S. Pawl Milqi a Malta e, nell’isola di Gozo, il promontorio di Ras-il-Wardija.
Dopo un’interruzione le attività di scavo ripresero a Tas-Silg dal 1995 fino al 2011. Nel sito di Tas-Silġ è stato portato alla luce un complesso megalitico del Neolitico tardo (III millennio a.C.) che venne occupato durante tutta l’età del Bronzo (II millennio a.C.). In epoca fenicio-punica (VIII-II sec. a.C.) il complesso originale fu trasformato nel santuario di Astarte e poi, in epoca romana repubblicana (fine II-I sec. a.C.), nel famoso santuario di Hera-Giunone.
In epoca bizantina il santuario fu ancora trasformato in un luogo di culto cristiano. Le attività di studio della Missione, sostenute dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, continuano sempre nel quadro della collaborazione con la Superintendence of Cultural Heritage e con Heritage Malta.