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Conferenza di apertura della XVIII Ed. della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

Incontro con i proff. Sandro Caruana (Universita’ di Malta) e Francesca Chiusaroli (Università di Macerata) nell’ambito della XVIII edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo che ha come tema “L’ITALIANO E LA RETE, LE RETI PER L’ITALIANO”.

L’intervento del Prof. Caruana trattera’ “La rete e l’acquisizione dell’italiano come lingua straniera: riflessioni e opportunità didattiche” mentre la Prof.ssa Chiusaroli discutera’ de “La lingua in rete: come cambia l’italiano” con particolare attenzione alle “Scritture brevi”

La rete e l’acquisizione dell’italiano come lingua straniera: riflessioni e opportunità didattiche

La ricca storia dell’italiano a Malta, negli ultimi decenni ma non solo, è fortemente collegata all’esposizione alla lingua tramite i mezzi di comunicazione. Fino a qualche anno fa la televisione italiana ha permesso a molti di acquisire la lingua, tramite un percorso di acquisizione spontanea. Il calo di popolarità di questo mezzo, specialmente tra i giovani, ha portato ad una diffusione minore della lingua. Ciò, pertanto, richiede degli interventi didattici tramite i quali i mezzi moderni, fruibili grazie alla rete, possano permettere agli studenti maltesi di essere maggiormente consapevoli delle numerose possibilità da sfruttare per migliorare competenze linguistiche e culturali. Ci si chiede, pertanto, se e come i giovani maltesi usano l’italiano per comunicare tramite Internet, e se la scuola li espone alle infinite possibilità che offrono i mezzi di comunicazione disponibili oggi.

Sandro Caruana è Professore Ordinario di Glottodidattica e Preside della Facoltà di Scienze della Formazione. Tra i suoi principali interessi di ricerca ci sono il contatto linguistico, l’insegnamento di lingue straniere e la didattica interculturale.

La lingua in rete: come cambia l’italiano

L’avvento di Internet ha cambiato il nostro modo di comunicare, provocando mutamenti a livello linguistico, oltre che culturale. Tra i molti sostanziali effetti, l’interazione in rete, in particolare via social media, ha determinato la peculiare affermazione della scrittura come veicolo per la rappresentazione del parlato, particolarmente nelle relazioni virtuali, a distanza. Delle condizioni dell’oralità, la scrittura digitale ha preso a riprodurre le dimensioni informali, colloquiali, non standard. In modo ancora più interessante, sono entrati nella scrittura tratti esteriori volti alla rappresentazione del tono (“sentiment”), requisito indispensabile per la più efficace trasmissione e ricezione dei messaggi. La pervasività dei media digitali, la disponibilità di strumenti portatili per la digitazione, il principio della velocità, hanno agevolato lo sviluppo di forme di scrittura abbreviata che vanno dalle scritture tronche e sintetiche (TVB, grz, xké), alle pittografie, emoticon e emoji. Tali manifestazioni, non nuove nella storia della lingua e della scrittura (si pensi ai pittogrammi dell’età arcaica, ai monogrammi e abbreviature medioevali, e così via), si affermano nella cultura digitale per la portata globalizzante e collettiva della comunicazione in rete, determinando fenomeni di livello internazionale, capaci di ripercuotersi sulla lingua e di modificare lo standard, attraverso la creazione e l’affermazione di neologismi (in particolare anglismi), l’integrazione di forme irregolari, le scritture mistiformi. Tali forme grafiche sintetiche, i loro effetti linguistici, la moltiplicazione dei processi di scrittura e riscrittura (anche in forme sperimentali, come i “romanzi in sei parole”, o Pinocchio in Emojitaliano) sono l’oggetto di studio del progetto “Scritture Brevi”, una ricerca interdisciplinare che ha dato vita all’omonima etichetta metalinguistica capace di contenere fenomenologie in sincronia e in diacronia, osservandone le intersezioni e le correlazioni.

“Scritture Brevi” cosa?

L’etichetta “scritture brevi” è proposta come categoria concettuale e metalinguistica per la classificazione di forme grafiche come abbreviazioni, acronimi, sigle, punteggiatura, segni, icone, indici e simboli, elementi figurativi, espressioni testuali e codici visivi per i quali risulti dirimente il principio della “brevità” connesso al criterio dell’”economia”.

In particolare sono comprese nella categoria “scritture brevi” tutte le manifestazioni grafiche che, nella dimensione sintagmatica, si sottraggo​no al principio della linearità del significante, alterano le regole morfosintattiche convenzionali della lingua scritta,​ ​e intervengono nella costruzione del messaggio nei termini di “riduzione, contenimento, sintesi” indotti dai supporti e dai contesti.

La categoria ha applicazione nella sincronia e nella diacronia linguistica​,​ nei sistemi standard e non standard, negli ambiti generali e specialistic​i​.

Francesca Chiusaroli è professoressa ordinaria di Glottologia e Linguistica all’Università di Macerata, dove insegna “Linguistica generale e applicata” e “Linguistica dei media”, ed è coordinatrice del Laboratorio di Fonetica e Scrittura (LaFoS). Ha insegnato precedentemente nelle Università di Udine e di Roma “Tor Vergata”.

 

INGRESSO LIBERO

 

  • Organizzato da: Ambasciata d'Italia a Malta, Istituto Italiano di Cultura
  • In collaborazione con: L-Universita' ta' Malta, Universita' di Macerata